Dott. MASSIMO DI GIUSEPPE
Dott. MASSIMO DI GIUSEPPE
Protesi d'Anca
Protesi di Ginocchio
Chirurgia di Revisione
Medicina Rigenerativa
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CHI SONO

Fin dall’inizio della mia carriera ho nutrito interesse per la chirurgia protesica di anca e ginocchio ed ho impostato il mio percorso di studi e di esperienze su di essa. Ho partecipato a numerosi corsi e congressi e frequentato diversi centri di rilevanza italiana ed internazionale, in particolare l’Humanitas Research Hospital” di Rozzano (MI) ed il “Royal Infirmary Hospital” di Edimburgo (Regno Unito) per migliorare le mie conoscenze in questo ambito. Dal 2018 lavoro presso la Casa di Cura “Giovanni XXIII” facendo parte della Sezione di Chirurgia Protesica di Anca e Ginocchio diretta dal Dr. Carlo Callea. Presso la nostra unità operativa applichiamo tecniche chirurgiche consolidate, rapide ed efficaci e utilizziamo materiali di qualità eccellente volti al corretto funzionamento della protesi e della neo-articolazione. Tutto ciò prestando grande attenzione al paziente, affinché egli possa ritornare ad una vita attiva e senza le limitazioni proprie della patologia artrosica

LA MIA ATTIVITA'
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Le protesi d'anca

La sostituzione totale dell'anca, nota anche come artroprotesi dell'anca, è una procedura chirurgica per sostituire un'articolazione dell'anca danneggiata o malata con una protesi. Lo scopo di questo intervento chirurgico è alleviare il dolore, migliorare la funzione dell'anca e ripristinare la mobilità.
Comporta la rimozione della testa del femore, e la preparazione e fresatura dell'acetabolo e la loro sostituzione con i componenti protesici che normalmente sono due: la componente femorale che viene inserita nel canale midollare e quella cotiloidea fissata all'osso iliaco del bacino; sulla componente femorale si fissa la testina protesica che andrà ad articolarsi con la componente cotiloidea che a sua volta andrà rivestita internamente da un inserto in materale ceramico o plastico.
Vari sono i tipi di protesi sia per materiali sia per modelli tra i quali il chirurgo può attuare una scelta. Nella nostra pratica clinica ormai da molti anni utilizziamo uno stelo protesico di titanio che viene incastrato a "press-fit" cioè a pressione nel canale femorale; la componente acetabolare è costituita da una porzione in titanio che sempre ad incastro viene fissata all'osso del bacino e da una porzione interna in materiale ceramico.
Questo intervento chirurgico viene solitamente eseguito in anestesia spinale o in anestesia generale.

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Le protesi di ginocchio

Sostanzialmente si possono distinguere 2 tipi di protesi di ginocchio (protesi totale o parziale) con diversa indicazione in relazione alla estensione del danno a tutto il ginocchio o solo a parte di esso.
La protesi totale ricostruisce tutte le componenti articolari (la protesizzazione della rotule è facoltativa). L'intervento consiste nella sostituzione dell'articolazione con una protesi che è costituita da una componente femorale, una componente tibiale ed un inserto interposto fra queste strutture. Le componenti femorale e tibiale sono costituite da materiale metallico (cromo-cobalto o titanio rivestito) mentre l'inserto interposto è costituito da materiale plastico (polietilene ad altissimo peso molecolare): tale inserto ha lo scopo di permettere il movimento articolare di scorrimento e di rotolamento.
Il danno limitato a un singolo compartimento può essere trattato con una protesi di ginocchio monocompartimentale. Durante questa procedura, il compartimento danneggiato viene sostituito dalla piccola protesi. Gli altri settori, così come tutti i legamenti, sono preservati.
Lo svantaggio della sostituzione parziale del ginocchio rispetto alla sostituzione totale del ginocchio è la potenziale necessità di ulteriori interventi chirurgici. Ad esempio, una sostituzione totale del ginocchio potrebbe essere necessaria in futuro se il danno si sviluppasse nelle parti del ginocchio che non sono state sostituite.
Lo scopo di questi interventi chirurgici è alleviare il dolore, migliorare la funzione del ginocchio e ripristinare la mobilità e vengono solitamente eseguiti in anestesia spinale o in anestesia generale.

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Chirurgia di Revisione

Una revisione chirurgica di una protesi d'anca o di ginocchio è una procedura eseguita quando una precedente sostituzione protesica fallisce per motivi meccanici o infettivi. Questo intervento prevede la rimozione di alcune o tutte le parti della protesi originale e la loro sostituzione con altre nuove. L'intervento di revisione è una procedura più complessa rispetto al primo impianto anche a causa di fattori come la perdita ossea, il tessuto cicatriziale e l'anatomia alterata dal primo intervento chirurgico. In caso di infezione a volte è richiesto un intervento in due tempi: nel primo si rimuove l'impianto infetto che viene sostituito con uno spaziatore, nel secondo, dopo qualche mese di terapia antibiotica, viene rimosso lo spaziatore e applicata la nuova protesi.

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Medicina Rigenerativa

PRP - Il nostro sangue è costituito da un componente liquido noto come plasma. Inoltre è costituito da tre principali componenti solidi che includono i globuli rossi (RBC), i globuli bianchi (WBC) e le piastrine. Le piastrine svolgono un ruolo importante nella formazione di coaguli di sangue. Sono anche costituite da proteine speciali, note come fattori di crescita, che aiutano il processo di guarigione del nostro corpo. Il plasma ricco di piastrine o PRP è un'alta concentrazione di piastrine e plasma. Un campione di sangue normale contiene solo il 6% di piastrine, mentre il plasma ricco di piastrine contiene il 94% di piastrine e da 5 a 10 volte la concentrazione di fattori di crescita presenti nel sangue normale, quindi maggiori proprietà curative.
Il PRP è un metodo di trattamento relativamente nuovo per diverse condizioni ortopediche come lesioni muscolari, legamentose e tendinee, artrosi e fratture. Le iniezioni di PRP possono aiutare ad alleviare i sintomi dolorosi, promuovere la guarigione e ritardare gli interventi di sostituzione articolare.
Cellule staminali - Possono essere ottenute dalla cresta iliaca dell'osso pelvico o dalla tibia aspirando con una ago il midollo osseo o dal grasso addominale con una mini-liposuzione. Attualmente la terapia con cellule staminali viene utilizzata per trattare varie condizioni degenerative della spalla, delle ginocchia, dei fianchi e della colonna vertebrale. Vengono anche utilizzate nel trattamento di vari tessuti molli (muscoli, legamenti e tendini) e di lesioni ossee.

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